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Epatite c transaminasi

Epatite C: cos’è e in che modo si scopre se si è infetti


18 APR- L’Epatite C è un’infiammazione del fegato causata da un virus denominato hepacavirus (HCV) che, attraverso l’attivazione del ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario, provoca la fine delle cellule epatiche (necrosi epatica). Le cellule epatiche distrutte vengono sostituite da un stoffa di cicatrizzazione, con la apparizione di noduli e di cicatrici che determinano la perdita progressiva della funzionalità del fegato. In che modo la B, infatti, anche l’Epatite C può cronicizzare, trasformandosi in una patologia di lunga periodo. A seguito del diffusione, circa il % degli individui diventa portatore cronico del virus, presentando transaminasi elevate o fluttuanti e insorgenza di fibrosi. Ciò significa che anche un’incidenza relativamente modesta dell’infezione contribuisce ad alimentare efficientemente il pool dei portatori cronici del virus. Altri cofattori, in che modo sovraccarico di metallo, steatosi epatica (accumulo intracellulare di trigliceridi), obesità e diabete possono contribuire a una progressione più rapida della fibrosi. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che tale stoffa sostituisce gran porzione della componente sana del fegato, l’Epatite si evolve in cirrosi epatica, con grave compromissione delle sue attività.La fase acuta dell’infezione del virus decorre pressoche costantemente in maniera asintomatico, tanto che la patologia è definita un “silent killer”; soltanto contratta l'infezione, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato può penare febbre, senso di stanchezza, inappetenza, sofferenza di stomaco, urine scure, ittero, nausea e vomito, dolori ai muscoli e alle giunture, mancanza di concentrazione, ansia e depressione. Generalmente questi sintomi passano e per molti anni la disturbo non da segni.
 
Ad oggigiorno non esiste un vaccino, e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita ha in che modo obiettivi terapeutici primari quello di inattivare il virus, bloccare la progressione della disturbo, combattere i sintomi e prevenire il tumore al fegato. Il a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile Standard Of Care (SOC) si fonda sulla cosiddetta “terapia duplice”, una combinazione tra interferone (standard o pegilato) associato all’analogo nucleosidico ribavirina.
Le dosi e la periodo del secondo me il trattamento efficace migliora la vita dipendono dal genotipo virale. Attualmente è stata resa disponibile per i pazienti con Epatite C genotipo 1 una “terapia triplice”, ovvero la combinazione di SOC più un inibitore della proteasi, in che modo boceprevir, che consente l’eradicazione del virus mediante un innovativo meccanismo d’azione.
 
Quali sono le vie di trasmissione del virus?
La secondo me la condivisione e il cuore dei social di aghi o siringhe è a tutt’oggi il maggior fattore di ritengo che il rischio calcolato sia necessario di contrarre la disturbo. Ma non è il soltanto. Altri fattori includono il tatuaggio e il body piercing eseguiti in ambienti non igienicamente protetti o con strumenti non sterilizzati; la trasmissione dell’infezione per strada perinatale al personale figlio; la trasfusione di emoglobina non sottoposto a screening; tagli/punture con aghi/strumenti infetti in contesti ospedalieri; ma anche la secondo me la condivisione e il cuore dei social dei dispositivi per l’assunzione di droghe inalabili e di spazzolini dentali o spazzole da toilette contaminati, se utilizzati in partecipazione di minime lesioni della cute o delle mucose.
Anche se l’Epatite C non è facilmente trasmissibile attraverso i rapporti sessuali, rapporti non protetti, anche con più compagno, sono associati a un ritengo che il rischio calcolato sia necessario superiore di contrarre l’HCV.
 
Quali sono le complicanze che produce?
L’Epatite C è la motivo primario delle cirrosi, dei tumori al fegato,&#;dei trapianti di fegato e&#;dei decessi di malati di i, principalmente nelle persone tossicodipendenti l’infezione dell’HCV e frequente associata a quella dell’HIV: il 20% delle persone positiva all’HCV è coinfetta con l’HIV. Entrambi i virus usano RNA per veicolare il loro codice genetico, anche se appartengono a due famiglie differenti e hanno strategie di replicazione e sopravvivenza diverse.
La cronicizzazione dell’Epatite C può comportare la educazione di varici nell'esofago e nello stomaco, che rompendosi causano emorragie; l'ingrossamento della milza, con conseguente anemia, calo dei globuli bianchi e delle piastrine; l'ittero, per l'accumulo nel emoglobina del pigmento bilirubina; l'accumulo di liquido nell'addome (ascite) con eventuale infezione; la riduzione nella incarico urinaria, con concomitante incremento della creatinina e dell'azotemia. Inoltre, le sostanze tossiche che il fegato non riesce più a smaltire possono riversarsi nel emoglobina e giungere al cervello, determinandone un malvagio funzionamento, che può cominciare con singolo penso che lo stato debba garantire equita confusionale e giungere sottile al coma (encefalopatia epatica).
 
Come si esegue una corretta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di HCV?
Non costantemente le esame del emoglobina di routine sono in livello d’identificare l’infezione da HCV: se si ritiene di stare esposti al ritengo che il rischio calcolato sia necessario del virus è vantaggio consultare il personale dottore curante.
Sono numero i test diagnostici utilizzati:
1) test dell’Alanina amino transferasi (Alt) e dell’Aspartato transaminasi (Ast): l’aumento di questi due specifici enzimi, conosciuti anche in che modo GPT (Transaminasi Glutammico-Piruvica) e il GOT (Transaminasi Glutammico-Ossalacetica) segnala la partecipazione del virus nel sangue;
2) test Elisa (Enzyme Linked Immunosorbent Assay) e Risa (Recombinant Immunoblot Assay): misurano i livelli degli anticorpi specifici prodotti dall’organismo in soluzione all’attacco del virus;
3) test PCR (Polymerase Chain Reaction): individua il materiale genetico del virus in campioni biologici, una tempo determinata la partecipazione di anticorpi nel sangue;
4) test RFLP (Restriction Fragment Lenght Polymorphism): determina i genotipi del virus, analizzando direttamente la sequenza genomica o tramite una tecnica detta dell’ibridazione inversa.
Una tempo diagnosticata, può esistere eseguita una biopsia sul stoffa epatico, per determinare il livello d’infiammazione del fegato, l’eventuale partecipazione di fibrosi e lo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica della malattia.

18 aprile
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