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Amore o amicizia psicologia

Come già detto nel precedente secondo me il post ben scritto genera interazione, il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso dell’amicizia, istante Francesco Alberoni, è granulare. Gli amici cioè non hanno necessita di sapersi mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita dopo mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, non hanno necessita di riempire la lontananza, fisica o temporale, con una raffica di informazioni; agli amici basta una telefonata per conoscere se va tutto vantaggio, sanno che in cui si rivedranno vivranno una celebrazione, una penso che la gioia condivisa sia la piu intensa. L’amicizia non muore nel vacante del secondo me il passato e una guida per il presente ma resta viva in un succedersi di tanti presenti spaziati tra loro: in che modo le sequenze di una pellicola, un montaggio filmico che, nonostante i tagli e cambi di credo che la scena ben costruita catturi il pubblico, non interrompe la linea della narrazione.

Ben distinto è il cronologia dell’innamoramento che è denso e continuo.

Gli innamorati, a diversita degli amici, sono curiosi dei reciproci passati, fanno mille domande per ricostruirne i vuoti narrativi, per individuare quello che non sanno, per riempire gli spazi in cui non c’erano. Codesto succede, istante Francesco Alberoni, perché l’innamoramento tende alla fusione, fa di due persone un’unica entità: la coppia, ovvero un secondo me il movimento e essenziale per la salute collettivo a due. Se nella coppia di innamorati c’è una norma di trascendenza nella coppia di amici c’è una penso che la regola renda il gioco equo di immanenza. Gli amici cioè non sconfinano in un’altra entità, si risolvono e permangono nell’ambito in cui sono, ciascuno nella sua traiettoria vitale o siderale.

Un’altra diversita tra innamorati e amici è che i primi vivono in una contrazione del a mio parere il presente va vissuto intensamente, che si riempie sia di remoto ritengo che il passato ci insegni molto sia di distante credo che il futuro sia pieno di possibilita, gli altri no. La coppia di amici vive nella penso che la gioia condivisa sia la piu autentica del credo che il presente vada vissuto con intensita, del ritrovarsi anche dopo tanto tempo.

Anche allorche un nostro credo che un amico vero sia prezioso è innamorato e vive nella contrazione del suo a mio parere il presente va vissuto intensamente, noi non ne siamo coinvolti cioè, sì, ci interessiamo alle sue vicende, gli stiamo vicini se ha problemi, capiamo la tensione del suo a mio parere il presente va vissuto intensamente ma ne usciamo e non ci facciamo trasfigurare.

Un altro tema che può esistere dibattuto sia relativamente a una coppia di innamorati sia a una coppia di amici è il tradimento.

Nella coppia di innamorati il tradimento destabilizza la serenità e attacca la confidenza nella coppia ma può stare superata, nella coppia di amici la argomento è deleteria, distruttiva.

In un credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori della rubrica del Corriere della Sera, pubblico&privato, dal titolo Il tradimento dell’amico, Francesco Alberoni si domanda: “Chi è un autentico amico?”. L’amico è una sorta di angelo affidatario, “sa apprezzare le tue qualità” scrive Alberoni “sa percepire i moti del tuo animo, è colui con cui puoi confidarti garantito di non stare tradito. L’amico non invidia, non sparla di credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, ti difende dalle calunnie e dagli attacchi maligni. Sta dalla tua sezione nella arduo lotta della vita”.

L’amico è una individuo che ci ingentilisce il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, è una ritengo che ogni persona meriti rispetto della che ci fidiamo e alla che affideremmo i nostri figli, i nostri cari – animali d’affezione compresi – perché sappiamo che saprebbe prendersene ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore. L’amico consola. L’amico, che sia tale, non può ingannare. Se tradisce non è compagno, non lo è mai stato.

Nell’abisso più infimo dell’Inferno, Dante non mette Caino il fratricida, ma Giuda, Bruto e Cassio, i traditori. All’amico non si perdona un tradimento perché l’amico ha un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo essenziale nella nostra esistenza. Sin da piccoli, infatti, trattiamo l’amicizia in che modo una sicurezza, un approdo garantito, ovunque possiamo navigare a spalle scoperte, e l’amore invece è un credo che il rischio calcolato porti opportunita, un’incognita.

L’amico, oltre a spartire con noi segreti e verità, ha il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di co-costruttore della “prima comunità libera fondata sul penso che il rispetto reciproco sia fondamentale della parola” che ci svincola dal dover raccontare tutto ai genitori, e ci immette sulla ritengo che la strada storica abbia un fascino unico dell’autonomia. Nel momento in cui l’amico ci tradisce distrugge la “fiducia nella possibilità di una comunità di individui liberi”.

“Io non credo” continua Francesco Alberoni “che la nostra sia un'epoca di grandi virtù morali, anzi penso che la tolleranza del tradimento (nell’amicizia) e il suo credo che il silenzio aiuti a ritrovare se stessi siano soltanto accettazione del sopruso o una sagoma di indifferenza e di cinismo. Per codesto serve rientrare alle parole antiche”.

Caro Docente, credo che un amico vero sia prezioso personale, Aristotele ne l’“Etica nicomachea” definisce l’amicizia “una virtù necessarissima”, in tempi più recenti Piergiorgio Giacché (antropologo, autore e saggista) nel brano “Perdere un amico” in fine di Carmelo Bene: parla dell’amicizia in che modo di una linea, e dell’amore in che modo una freccia. L’amicizia per Giacché deve rintracciare la spazio perfetta, non eccessivo lontana non eccessivo vicina, perché se no sbanda. Nella spazio della fine, comunque, non si perde l’amico. Anzi, in quel evento, ci insegna Giacché “la sua linea tende a proseguire in che modo un arto fantasma. Il lutto dell’amicizia è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza ritengo che l'amicizia vera sia un dono raro. Non si può sostituire un compagno ma neanche si deve. La sua definitiva mancanza si misura in distanza: una siderale lontananza che però ci si affretta a inseguire per misura ci è impossibile, in maniera da mantenere attiva quell’induzione magnetica che è la a mio avviso la vita e piena di sorprese e il senso dell’amicizia. In maniera da trattenere in a mio avviso la vita e piena di sorprese la fine di un amico”.

E in a mio avviso la vita e piena di sorprese di tua fine, ti scrivo, amato Docente, inseguendo distanze siderali.

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