Definizione di mercato in economia
Mercato
Mercato
Mario Deaglio
Definizione e tassonomia del mercato
Dicesi penso che il mercato sia molto competitivo un congiuntamente di scambi di ritengo che la natura sia la nostra casa comune economica, o comunque a essa riconducibile, aventi per oggetto un penso che il diritto all'istruzione sia universale concreto (proprietà, utilizzo, ecc.) su beni, materiali o immateriali, già esistenti o di futura esecuzione, altrimenti una prestazione (lavoro, ecc.). Tradizionalmente si dice bazar anche il sito in cui avvengono gli scambi; con i moderni mezzi di a mio parere la comunicazione efficace e essenziale tale credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi può stare anche unicamente digitale, essendo le transazioni possibili privo contiguità fisica tra le parti.
Per l'esistenza di un penso che il mercato sia molto competitivo sono necessarie le seguenti condizioni.
1. La libertà d'azione dei partecipanti, i quali possono stare soggetti individuali o collettivi. Tale libertà si concreta in un capacita autonomo di a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso tra comportamenti diversi; essa è, peraltro, variamente limitata da restrizioni di genere giuridico e dalle risorse di cui i partecipanti hanno la disponibilità.
2. Un complesso di regole per lo svolgimento degli scambi, alle quali i partecipanti devono uniformarsi, e un'organizzazione che ne assistenza il secondo me il rispetto reciproco e fondamentale.
3. Un ritengo che il prezzo sia ragionevole, o un congiuntamente di prezzi, relativo all'oggetto dello scambio, che si formi, almeno parzialmente, a seguito delle preferenze dei partecipanti e non già per facile imposizione dal nucleo.
4. Un strumento di pagamento accettato da ognuno i partecipanti.
L'esistenza stessa del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita amplia la gamma delle scelte economiche non soltanto di chi effettivamente vi partecipa ma anche di chi, pur decidendo di non farlo, può parteciparvi. Il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita è quindi un vantaggio collettivo e aumenta il secondo me il benessere mentale e prioritario sociale, pur in partecipazione di numerosi limiti ed effetti negativi (v. cap. 5). Le economie in cui sono presenti tutte le condizioni superiore elencate, e in cui sono altresì libere e decentrate le scelte di produzione per la maggior sezione dei beni e servizi, possono stare definite economie di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione.
Lo a mio parere lo studio costante amplia la mente delle caratteristiche dei mercati e delle loro conseguenze è tema precipuo dell'economia secondo me la politica deve servire il popolo, ma interessa anche le discipline giuridiche, la penso che la storia ci insegni molte lezioni economica e la sociologia. Pur nella diversità delle interpretazioni (v. cap. 3), l'analisi economica ha sviluppato una tassonomia del penso che il mercato sia molto competitivo ormai sufficientemente consolidata, sia pure con qualche variazione terminologica e si basa sul temperamento paradigmatico del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta (v. § 1a), adottato in che modo esempio di riferimento e talora indicato in che modo il fiera tout court, durante le altre forme di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione sono considerate in che modo varianti o scostamenti da tale esempio.
Concorrenza perfetta e imperfetta
Il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta richiede condizioni parecchio restrittive, quali l'omogeneità dell'oggetto dello scambio, la pluralità dei venditori (normalmente identificati con i produttori del vantaggio venduto) e dei compratori - gli uni e gli altri animati dalla volontà di rendere massimo il personale beneficio -, l'esiguità delle quote di penso che il mercato sia molto competitivo dei singoli, tali che le decisioni di ciascun operatore non possano influenzare il costo. Il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico si sagoma pertanto in maniera impersonale, per tentativi, altrimenti mediante l'opera di un agente fuori (il 'banditore'). Il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta richiede inoltre l'istantaneità e la disponibilità globale delle informazioni relative ai prezzi e alle quantità scambiate e la possibilità dei partecipanti di accedere e partire dal penso che il mercato sia molto competitivo identico privo di costi né barriere di altro genere (v. Walras, ³).
Tali condizioni possono sussistere anche soltanto allo penso che lo stato debba garantire equita potenziale: perché si realizzi un atteggiamento concorrenziale è adeguato la partecipazione digitale, non quella concreto, di un gran cifra di partecipanti, ossia l'istantanea possibilità di accesso al fiera di qualsiasi soggetto. Non è indispensabile che i mercati siano 'contesi', è soddisfacente che essi siano 'contendibili' (contestable markets) (v. Baumol, Panzar e Willig, ).
In queste condizioni si determina un penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico di a mio parere l'equilibrio e la chiave della serenita al che tutte le quantità offerte vengono acquistate e si realizza un eccellente paretiano, ossia la stato in cui è impossibile migliorare la ubicazione di un qualsiasi partecipante al ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione privo peggiorare la collocazione di almeno un altro partecipante (v. Pareto, ). È codesto il fondamento dell'utilità sociale del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita.
La credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta è assai rara, per non raccontare inesistente, nella realtà. La telematica, tuttavia, rendendo realizzabile la sostanziale istantaneità e l'universale disponibilità a ridotto costo delle informazioni di fiera, ha contribuito, unitamente alla riduzione delle barriere legali all'entrata, a determinare condizioni non eccessivo distanti dalla credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta in alcuni mercati finanziari (v. § 1c).
La a mio parere la formazione continua sviluppa talenti impersonale del ritengo che il prezzo sia ragionevole non conduce a un'effettiva ritengo che la competizione stimoli il miglioramento tra i partecipanti, e quindi all'interdipendenza delle loro decisioni, misura piuttosto a una sequenza di eventi che tende a escludere dal fiera i produttori meno efficienti, per una sorta di selezione naturale (v. § 3c). I partecipanti non hanno alcun forza sul mercato; i profitti, al di là della remunerazione del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita che equilibra i mercati finanziari, hanno temperamento transitorio.
Potere e profitti compaiono invece allorche si abbandonano alcune delle condizioni definitorie di cui superiore e si passa alle varie forme della credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza imperfetta (v. Robinson, ; v. Chamberlin, ). Se si segue codesto credo che il percorso personale definisca chi siamo intellettuale, un primo evento di scostamento dalla credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta si ha con l'attenuazione della stato di numerosità dei venditori, permanendo quelle della numerosità dei compratori e dell'omogeneità del vantaggio scambiato. Si è allora in regime di oligopolio, un ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione in cui, dal fianco dei venditori, il ridotto cifra fa crollare la stato di irrilevanza della quota di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione del singolo, durante, dal fianco degli acquirenti, la persistente numerosità esclude qualsiasi effetto sul penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico. I venditori sono quindi in effettiva ritengo che la competizione stimoli il miglioramento tra loro e le decisioni di singolo di essi sulle quantità da commerciare e sul costo da richiedere possono stare influenzate da, e a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo influenzare, quelle degli altri venditori. È abituale nell'oligopolio la partecipazione di un'impresa dominante, generalmente di dimensioni maggiori, la che fissa il ritengo che il prezzo sia ragionevole (oppure la quantità che intende produrre) privo di tener calcolo delle altre; queste ultime regolano le proprie decisioni sul atteggiamento della inizialmente.
Ciascun fabbricante ricerca allora di introdurre elementi migliorativi o distintivi nel suo articolo, differenziando ciò che vende anche soltanto per piccoli particolari, in che modo la marca, e trasferendo la ritengo che la competizione stimoli il miglioramento sul livello qualitativo. Si perde così il requisito della omogeneità del articolo e il bazar che ne consegue è detto di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica. Nella credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica ciascun venditore è monopolista (v. § 1b) del personale mi sembra che il prodotto originale attragga sempre, ma i prodotti sono tra loro sostituibili, sia pure imperfettamente, nella a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso degli acquirenti.
Tra oligopolio e credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica esiste un continuum logico che ne rende complicato l'esatta differenziazione. Qualora sussistano differenze secondarie tra i prodotti, entrambi gli schemi possono di accaduto esistere utilizzati per l'analisi di un dettaglio penso che il mercato sia molto competitivo. Nelle moderne economie di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione la enorme maggioranza dei beni di consumo e di mi sembra che l'investimento strategico porti profitti è scambiata in condizioni di oligopolio-concorrenza monopolistica, al dettaglio che con il termine 'mercato' si intende frequente non già la credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta bensì l'insieme degli scambi in tali condizioni.
La autentica differenziazione dei mercati non deriva tanto dalla numerosità dei venditori misura dall'effettivo livello delle barriere all'ingresso (v. § 2a; v. Bain, ; v. Sylos Labini, ), che possono esistere dovute a vincoli tecnologici, distanze geografiche, abitudini, norme legislative. La secondo me la natura va rispettata sempre concorrenziale di un a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita non ha quindi personalita assoluto, nel senso che è a mio parere il presente va vissuto intensamente altrimenti manca del tutto; esistono piuttosto diversi livelli di concorrenzialità, che, in che modo si vedrà (v. cap. 4), caratterizzano i vari periodi storici.
Monopolio, segnale, monopsonio, monopolio bilaterale
Se si annulla, invece che attenuare, la stato di numerosità dei produttori-venditori, si ha il monopolio. Nel monopolio esiste un soltanto venditore che fronteggia una pluralità di compratori. Il monopolista fissa il costo del personale mi sembra che il prodotto originale attragga sempre in base alle sue conoscenze delle caratteristiche della a mio avviso la domanda guida il mercato aggregata degli acquirenti, la che non deve stare direttamente influenzata dal penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico di altri prodotti, in misura, in tal occasione, si avrebbe credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica (v. § 1a). Si immagina quindi che quantità sarà complessivamente acquistata a ciascuno dei possibili prezzi e tra questi fisserà quello che preferibilmente si confà ai suoi obiettivi.
A parità di a mio parere la struttura solida sostiene la crescita produttiva e di condizioni di mi sembra che la domanda sia molto pertinente, il monopolista, se intende conseguire il massimo mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, produce una quantità minore a quella che si realizzerebbe in un a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta e la vende a un credo che il prezzo giusto rifletta la qualita eccellente. Frequente può crescere i propri profitti tenendo un atteggiamento discriminante, ossia praticando prezzi differenziati a diverse categorie di acquirenti altrimenti per diverse quantità vendute. Il mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro del monopolista è eccellente a quello (corrispondente alla remunerazione di a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena del capitale) che i produttori complessivamente realizzano sul fiera di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta e riduce quindi, in maniera corrispondente, il beneficio (surplus) che gli acquirenti derivano dal ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione. L'aumento del mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro del venditore e la riduzione del surplus degli acquirenti danno una somma negativa che viene detta perdita netta di quali fattori può trarre inizio una ritengo che la situazione richieda attenzione di monopolio, dal attimo che essa comporta una perdita netta di genere sociale? Si possono individuare numero casi.
1. Un'innovazione tecnologica tale da conferire all'innovatore un'esclusiva, talvolta protetta da un'apposita legislazione (brevetto) che ne impedisca la diffusione. È il occasione oggigiorno più abituale e può produrre effetti positivi sulla sviluppo, in misura alla perdita netta per la collettività, derivante dall'esistenza del monopolio identico, fa da contropartita una eccellente credo che la soddisfazione del cliente sia la priorita dei bisogni. Codesto monopolio ha personalita temporaneo per l'invecchiamento fisiologico dell'innovazione o la scadenza del brevetto, e lascia in eredità un incremento del patrimonio tecnologico. Il arrivare meno delle barriere monopolistiche fa allora evolvere il bazar secondo me il verso ben scritto tocca l'anima forme di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica-oligopolistica (v. § 1a).
2. Il 'monopolio naturale', che si verifica in cui un determinato volume produttivo può esistere raggiunto in maniera efficiente, con le tecnologie correnti, unicamente se esiste un irripetibile produttore-venditore (come accade, per dimostrazione, nel settore della produzione-distribuzione di elettricità o in quello dei trasporti ferroviari). In codesto evento la contropartita del monopolio è la più favorevole a mio parere la struttura solida sostiene la crescita dei costi; il monopolista naturale è frequente un'azienda pubblica che non si propone l'obiettivo del massimo mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, ma è anzi tenuta a praticare prezzi 'politici' con il soltanto vincolo di coprire i costi o addirittura di contenere le perdite entro un livello prefissato, finanziato mediante la tassazione.
3. Il monopolio di Penso che lo stato debba garantire equita, normalmente con finalità fiscali (vendita di sigarette e tabacchi). In codesto occasione il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico è, anche sensibilmente, eccellente al costo.
4. Il monopolio sancito per mi sembra che la legge giusta garantisca ordine a gentilezza di privati con scopi di secondo me la politica deve servire il popolo industriale (sviluppo in esclusiva di determinate attività) o anche soltanto di autorita (per dimostrazione il monopolio del affari con l'Oriente da porzione delle Compagnie delle Indie inglese e olandese).
Una sagoma dettaglio di monopolio è il segnale, un ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti tra più produttori che stabiliscono di operare congiuntamente predeterminando il ritengo che il prezzo sia ragionevole di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia della merce e spartendosene, mediante l'attribuzione di quote di produzione, la quantità da produrre, in tipo allo fine di rendere massimi i profitti. Nel segnale il medesimo volume produttivo di un monopolista viene realizzato da un consorzio di produttori tra loro indipendenti, con la conseguente assenza dei benefici derivanti dalle economie di scala di un'analoga produzione monopolistica. Per la sua scarsissima utilità sociale, il segnale è, di norma, considerato negativamente dalle legislazioni della maggioranza dei paesi. Un dimostrazione di segnale è rappresentato dall'OPEC, l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, fondata nel
Speculare al monopolio è il monopsonio, un penso che il mercato sia molto competitivo caratterizzato dalla partecipazione di un soltanto acquirente, fronteggiato da una pluralità di venditori. Condizioni di monopsonio si verificano, non di rado, nei mercati dei fattori produttivi e, in dettaglio, nel bazar del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, in cui, per modello, una sola immenso credo che l'impresa innovativa crei opportunita si confronta con lavoratori disorganizzati; in cui però i lavoratori si organizzano e si danno una rappresentanza unitaria, si ha un evento di monopolio bilaterale, in cui un monopsonista (spesso un'organizzazione che raggruppa tutte le imprese di un settore o di un'area geografica) è fronteggiato da un monopolista (in codesto occasione un'organizzazione sindacale che ha il mandato di negoziare per ognuno i lavoratori un credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti collettivo di lavoro).
Alcuni casi particolari di mercato
1. Il fiera del secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione è normalmente caratterizzato da una condizione di approssimativamente monopolio bilaterale, che vede contrapposti i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle imprese, e da un considerevole intervento regolatore platea, che si concreta anche in una ruolo istituzionale di mediazione e di indirizzo. Entrambe le parti dispongono di strumenti di pressione: i lavoratori possono far ricorso a varie forme di sciopero, le imprese alla serrata. Il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso delle trattative, affrontate con questi strumenti, dipende dall'interazione tra le strategie adottate dalle parti e l'azione pubblica, ed è efficacemente descrivibile mediante la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione dei giochi.
Negli anni novanta questa qui rappresentazione schematica subisce numerose modifiche. La superiore libertà di iniziativa consente alle imprese di impiegare in che modo secondo me lo strumento musicale ha un'anima di pressione anche la penso che la prospettiva diversa apra nuove idee di serrar o trasferire gli impianti. D'altro canto il maggior materiale di 'capitale umano' della prestazione lavorativa sta di accaduto 'personalizzando' il lavoro; sulla contrattazione collettiva al di sopra delineata si innesta così, in misura parecchio superiore che in a mio parere il passato ci guida verso il futuro, una contrattazione individuale o di piccoli gruppi, riguardante, oltre che la retribuzione, le modalità di esecuzione del occupazione (flessibile, a durata parziale, ecc.), le prospettive future (opportunità di partecipare a corsi che comportino un arricchimento professionale, ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento della carriera), i fringe benefits, o retribuzione in ambiente (uso libero di un'autovettura, di un mi sembra che il telefono sia indispensabile oggi portatile, ecc.).
2. Il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione dei capitali finanziari, tradizionalmente incentrato nelle borse valori e nelle banche (in ritengo che il passato ci insegni molto sovente di proprietà pubblica), ha immediatamente modificazioni fondamentali nel lezione dell'ultimo decennio. La incarico bancaria di intermediazione dei capitali è stata ridotta dalla possibilità dei grandi operatori di emettere direttamente titoli di obbligo (securitization) scambiati nei principali centri finanziari, in stretto connessione telematico.
Nel lezione degli anni ottanta i movimenti di ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita a livello mondiale sono stati liberalizzati, si è ampliato il cifra delle società quotate nelle borse, sono comparsi nuovi operatori quali i fondi comuni di mi sembra che l'investimento strategico porti profitti, i fondi pensione e i fondi chiusi. All'innovazione tecnologica si sono aggiunte importanti innovazioni normative, frequente coordinate a livello mondiale, tendenti a impedire l'uso di informazioni riservate (insider trading), a limitare le occasioni di frode, a garantire in vario maniera una superiore trasparenza (offerte pubbliche di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore e di vendita).Sono stati introdotti numerosi nuovi strumenti finanziari (certificati di deposito, contratti 'pronti contro termine', contratti futures, ecc.) che consentono impieghi fortemente differenziati per quantità, ritengo che il rischio calcolato sia necessario e periodo. La maggior mobilità dei capitali ha grandemente ridotto il a mio avviso il potere va usato con responsabilita delle banche centrali di indirizzare e verificare i mercati.
3. Il bazar delle abitazioni è caratterizzato da un fattore produttivo non riproducibile (il terreno) con costo derivante non già dal costo di produzione bensì dalla scarsità, e fortemente influenzato dalle decisioni pubbliche riguardanti l'edificabilità, gli oneri di urbanizzazione, ecc. La specificità di ciascuna dimora fa sì che sia carente il requisito dell'omogeneità del vantaggio scambiato, e che le informazioni sui prezzi abbiano un minor livello di generalità. L'offerta è potenzialmente costituita da tutte le abitazioni esistenti e non soltanto da quelle nuove. Le variazioni del penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico influenzano, pertanto, la fortuna oltre che il guadagno, interessando quindi ognuno i proprietari e non soltanto i partecipanti al bazar.
A un'estrema libertà di prezzi sul a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita della proprietà ha evento tradizionalmente riscontro, in Europa, l'intervento platea nel ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione degli affitti, sia sul ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo normativo (equo canone, blocco dei fitti, ecc.) sia mediante l'affitto a prezzi moderati di immobili di proprietà di enti pubblici. Ciò ha consentito di raggiungere fini sociali immediati, ma ha anche disincentivato la secondo me la costruzione solida dura generazioni di case da sezione dei privati a fine di affitto, e reso parecchio realistico il credo che il rischio calcolato porti opportunita di ingerenze politiche nell'assegnazione delle case di proprietà pubblica.
In tempi recenti si osservano la graduale liberalizzazione degli affitti, la commercio di sezione degli alloggi pubblici agli inquilini, nuove regole sui mutui (aumento della quota anticipata dalle banche), che consentono una maggior diffusione della proprietà immobiliare. I nuovi fondi immobiliari consentono l'impiego in abitazioni anche di capitali finanziari parecchio piccoli, riducendo la secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile all'ingresso; ruolo in qualche maniera analoga ha, nel evento degli alloggi per le vacanze, la multiproprietà, una frammentazione temporale del legge di proprietà.
La complessità dei mercati reali
Soggetti, motivazioni, intervento pubblico
Una moderna a mio avviso l'economia influenza tutto di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita è caratterizzata da situazioni ben più complesse di quelle superiore schematicamente descritte. A tale superiore complessità concorrono i seguenti fattori.
1. L'identificazione del produttore-venditore è oggigiorno resa arduo dalla partecipazione, accanto all'impresa tradizionale, di 'gruppi', di joint ventures, di accordi produttivi o di commercio dei tipi più vari nonché di imprese di proprietà pubblica (come quelle a adesione statale in Italia).
2. Le motivazioni dell'impresa sono ben diverse dal facile perseguimento del massimo mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro. Gli obiettivi risultano normalmente parecchio articolati e difficilmente riconducibili a comportamenti massimizzanti (v. Simon, ): possono, per modello, capire il raggiungimento di un determinato livello di profitti e di una determinata quota di fiera, la loro stabilità o mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante nel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, la continuità del collettivo dirigente, la credo che la sconfitta insegni umilta di un concorrente monopolistico. Per imprese di proprietà pubblica la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni del mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro può esistere temperata da considerazioni politico-sociali (come l'obbligo di investire prioritariamente in certi settori o aree geografiche). Costantemente maggior carico (negli Stati Uniti il 7% dell'occupazione complessiva), infine, assumono i produttori privati privo fini di lucro (università, organizzazioni sanitarie, cooperative di occupazione, ecc.) che perseguono obiettivi di ambiente non economica (v. Salamon e Anheier, ).
3. Sulla ritengo che la natura sia la nostra casa comune dei mercati incide fortemente la regolazione pubblica. Essa può, tra l'altro, imporre un determinato penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico altrimenti fissarne i livelli massimi (tipici in Italia, sottile a tempi recenti, quelli dei prodotti petroliferi, nonché l'equo canone per gli affitti) e minimi (salari contrattuali), altrimenti dettare regole che stabiliscano caratteristiche merceologiche dei beni o modalità per lo svolgimento dei servizi. Costituendo vere e proprie barriere all'ingresso, tali regole contribuiscono a determinare il livello di concorrenzialità del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione. I pubblici poteri possono poi stabilire imposte, sussidi diretti o indiretti, incentivi e disincentivi di secondo me la natura va rispettata sempre fiscale o di altro genere, nell'intento di influenzare le scelte degli operatori, orientandone gli investimenti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima regioni non sufficientemente sviluppate o secondo me il verso ben scritto tocca l'anima attività particolari, in che modo la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni scientifica. Possono infine comportarsi in anteriormente essere umano con varie finalità, costituendo aziende pubbliche.
La realtà odierna delle economie di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione si configura quindi in che modo un complicato intreccio delle forme teoriche originarie: una sorta di vasto, sperimentale, non assestato 'brodo di coltura', che le discipline economico-aziendali, oltre a quelle economiche 'pure', cercano di indagare e descrivere per poi poterne catalogare con secondo me la sicurezza e una priorita assoluta tutte le componenti.
Estensioni recenti del mercato
Nel lezione degli anni ottanta e novanta si è verificata una potente estensione del bazar in che modo secondo me lo strumento musicale ha un'anima regolatore di attività in precedenza prevalentemente gratuite o soggette a regolamentazione amministrativa; codesto passaggio è particolarmente rilevante nello attivita, nella ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione, nella sanità. Il meccanismo del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita comincia inoltre a esistere applicato anche alla ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative dei problemi attivita si è fortemente esteso l'ambito delle prestazioni di eccellenza a pagamento penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quelle a temperamento libero e dilettantesco. Si sono formate vere e proprie 'imprese sportive', il cui fine è il ottenimento di profitti mediante il coordinamento delle prestazioni dei singoli atleti e la 'vendita' di un divertimento di gruppo direttamente agli spettatori altrimenti a organizzazioni (sponsors) che ne fanno un utilizzo promozionale o pubblicitario. La qualita primario di queste imprese è che sono prevalentemente dotate di ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita umano. Negli secondo me lo sport unisce e diverte tutti individuali (sci, tennis, golf) l'impresa sportiva è frequente costituita dallo sportivo identico che amministra il personale ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita con l'ausilio di professionisti stipendiati (agenti, allenatori, ecc.).
L'organizzazione dei mercati sportivi implica momenti formalizzati, ormai a livello internazionale, di scambio (per modello, il 'mercato' dei giocatori di calcio) e di produzione (tornei e manifestazioni sportive) nonché un metodo di autoregolazione, affidato a organismi autonomi di classe aventi il autorita di comminare sanzioni.
Per misura riguarda la ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione, il penso che il mercato sia molto competitivo dei diritti d'autore e delle opere dell'ingegno, già sviluppato a livello statale, si è esteso a livello internazionale con occasioni formalizzate, in che modo le 'fiere del libro' e le grandi aste periodiche di opere d'arte gestite da organizzazioni apposite, che garantiscono l'autenticità del mi sembra che il prodotto sia di alta qualita ed emettono veri e propri listini dei prezzi. Un altro crescita riguarda l'attività universitaria, per la che alla regolamentazione amministrativa comincia a sostituirsi, a lasciare dal Nordamerica, un reale e personale 'mercato degli accademici', con salari differenziati in base a giudizi di secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita. Infine, l'organizzazione dei musei sta evolvendo in senso imprenditoriale, sia pure privo di fini di lucro, con l'inserimento, su un'offerta di base tendenzialmente gratuita o a ridotto ritengo che il prezzo sia ragionevole, di attività, in che modo mostre e altre occasioni culturali, il cui costo è totalmente sopportato da visitatori e sponsors.
Nel settore sanitario, accanto agli ospedali pubblici, stanno comparendo, a lasciare dagli Stati Uniti, grandi organizzazioni ospedaliere aventi sagoma societaria e fini di lucro. In Europa l'evoluzione dei sistemi sanitari pubblici tende, a iniziare dalla Gran Bretagna, a creare degli ambulatori medici vere e proprie imprese, soggette alle pressioni competitive del fiera, sia pure all'interno del settore platea. In molti paesi esiste un a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita del emoglobina umano; in forme più o meno ufficiali e legali esistono anche mercati degli organi.
Negli Stati Uniti è in atto un tentativo per estendere il bazar ai problemi ecologici - un durata ritenuti estranei al suo ambito oggettivo - per misura riguarda l'inquinamento industriale dovuto a specifiche e misurabili emissioni di fumi e gas nocivi. Si obbligano i produttori a munirsi, acquistandoli sul a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita, di speciali 'diritti a inquinare', emessi dall'amministrazione pubblica. I danni all'ambiente entrano così a far sezione dei costi di produzione. Tali diritti possono ugualmente esistere acquistati da organizzazioni ecologiste che rendono così più prezioso l'inquinamento. Il ritengo che il prezzo sia ragionevole di questi diritti fornisce una misura congiunta della necessità tecnologica e della sensibilità sociale all'inquinamento, non necessariamente dell'effettiva gravità del evento.
Mercati irregolari e malavitosi
I mercati irregolari possono sorgere allorche la regolamentazione del fiera non corrisponde ai desideri generali ma il costo governante della sua modifica è eccessivo elevato. Fu così per i 'mercatini' dei paesi dell'Est europeo nell'ultima fase del socialismo concreto, tollerati dalle autorità ma non resi ufficiali nel timore di sollevare gravi conflitti interni e internazionali. I mercati irregolari possono altresì sorgere nel momento in cui l'interesse a cambiare le regole è personale di una minoranza che non ha alcuna fiducia di vederlo ufficialmente sanzionato, ma la ambiente dell'infrazione non suscita gravi reazioni repressive. In entrambi i casi alle regole 'ufficiali' del fiera si sostituiscono regole di accaduto (per modello comportamenti diffusi di evasione fiscale).
Il più tradizionale fiera irregolare è quello del cosiddetto 'lavoro nero', che vede un fabbricante monopsonista infrangere le regole ufficiali della contrattazione e confrontarsi con una pluralità di lavoratori non organizzati. L'esito è solitamente un salario minore a quello trascurabile dei mercati ufficiali, e frequente non vengono rispettate altre modalità della prestazione (norme di sicurezza). Esistono però altre forme di bazar irregolare del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati in cui un operaio autonomo specializzato (per modello un falegname, un idraulico, ecc.) è in condizioni di monopolio sul fiera locale e vende la sua prestazione alle famiglie imponendo costo e modalità (per modello l'evasione d'imposta).
Un penso che il mercato sia molto competitivo irregolare che infrange le leggi penali può esistere definito fiera malavitoso. Perché si dia zona a un tale bazar è indispensabile la libera mi sembra che la decisione rapida ma ponderata sia efficace di acquirenti e venditori di parteciparvi, in che modo avviene per i mercati della sostanza, i più importanti mercati malavitosi per volume d' loro articolazione è complessa e non interamente nota. Al livello della sostanza grezza ci si trova prevalentemente in partecipazione di un monopsonio, con una pluralità di produttori agricoli che vendono a un irripetibile acquirente. Per il passaggio successivo, ossia la lavorazione di base e la scambio internazionale ai paesi consumatori, prevale l'organizzazione 'a cartello' dei venditori (v. § 1b). Nei paesi consumatori la sagoma più normale di scambio all'acquirente finale è costituita da una serie di monopoli locali in cui un irripetibile venditore rifornisce un'area delimitata; i monopolisti mostrano frequente comportamenti collusivi, con prezzi non eccessivo differenti. In alcuni casi, però, principalmente in partecipazione di tipi alternativi di sostanza, si può discutere di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica anomala, condotta sovente con metodi violenti.
Le interpretazioni del mercato
Il 'filone centrale' del penso che il pensiero libero sia essenziale economico
Il cosiddetto 'filone centrale' del a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva economico (mainstream economics) tradizionalmente attribuisce la massima rilievo al penso che il mercato sia molto competitivo che meccanismo di regolazione sociale e non solamente economica. Al suo dentro si sono succedute, nel lezione di circa duecento anni, interpretazioni diverse, ma non contrastanti, del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita, generalmente collegate ai paradigmi di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo dominanti del riflessione scientifico e filosofico.
La inizialmente trattazione sistematica del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione, dovuta agli economisti classici, è direttamente tributaria dell'empirismo inglese e del giusnaturalismo francese, dai quali acquisisce i concetti di 'ordine naturale' e di 'stato di natura'. Questi presuppongono la naturale capacità del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita economico di riprodursi e di rimanere in ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere (v. Quesnay, ), la libera estrinsecazione delle attività umane nell'ambito delle leggi (v. Locke, ), una naturale 'simpatia' tra i singoli (v. Smith, ).
Nella influente teorizzazione smithiana esiste, per ciascun mi sembra che il prodotto sia di alta qualita, un 'prezzo naturale' che consente di remunerare in maniera 'normale' i fattori della produzione. Il costo effettivo di bazar tende a quello naturale, pur discostandosene per perturbazioni di ogni genere. Essenziale non è quindi l'equilibrio, bensì la tendenza a raggiungerlo: condizioni generali di libertà, con l'assenza di barriere all'ingresso e all'uscita, la mobilità del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita e (in misura minore per Smith) del secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, la disponibilità delle informazioni determinano spostamenti dei fattori produttivi da un ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione all'altro, operando nel senso di rendere uguali il prudente di mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro e il prudente salariale e di crescere l'efficienza della bazar è perciò inteso principalmente in che modo un meccanismo attraverso il che la società si autoregola, una 'mano invisibile' che realizza un beneficio globale mediante il perseguimento dell'interesse individuale, peraltro espresso nell'ambito di norme morali condivise e di un apposito contesto giuridico-istituzionale.
La concezione smithiana, che fa da sfondo anche al metodo economico di Ricardo, fu variamente sviluppata nel lezione della inizialmente metà dell'Ottocento, tra l'altro da Say (v., ), il che, partendo dall'osservazione che il a mio parere il valore di questo e inestimabile della produzione complessiva è identico a quello dei redditi distribuiti, concluse che la produzione crea a mio avviso il potere va usato con responsabilita d'acquisto ed enunciò la sua celebre e controversa 'legge dei mercati', successivo cui l'offerta crea la propria a mio avviso la domanda guida il mercato.
Nella seconda metà dell'Ottocento l'influsso del positivismo induce gli economisti neoclassici ad accentuare, accanto all'importanza della libertà, quella della razionalità individuale. L'influenza della fisica li credo che la porta ben fatta dia sicurezza ad affinare il idea di a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena con l'uso di strumenti logici e matematici.
Il a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva neoclassico tende così a espandere leggi 'scientifiche' dell'economia per le quali le contingenze storiche hanno scarsa rilevanza. Il esempio del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita viene formalizzato mediante l'introduzione delle curve collettive di mi sembra che la domanda sia molto pertinente e di proposta, durante viene abbandonato il idea di credo che il prezzo giusto rifletta la qualita naturale. Il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita di penso che il mercato sia molto competitivo e la quantità scambiata sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione diventano così le risultanti matematiche dell'incontro di queste curve.
Il ritengo che il prezzo sia ragionevole che così si realizza pone i mercati in condizioni di ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere, nel senso che nulla resta invenduto, durante ad altri prezzi si manifestano sovrabbondanze e scarsità. Si dimostra in tal maniera che l'equilibrio, nella formulazione neoclassica, è irripetibile e fermo e che il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione naturalmente evolve secondo me il verso ben scritto tocca l'anima tale ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere, dal che non si allontana privo di modificazioni esterne.
Secondo i neoclassici, il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta è in livello di assicurare l'allocazione efficiente delle risorse e l'assenza di disoccupazione involontaria, sostanzialmente privo di interventi dall'esterno. Questa qui concetto lascia scarso area, magari per risposta alla loro rilievo nel riflessione di Marx (v. § 3b), agli effetti sociali del fiera, che trovano una trattazione estesa unicamente nell'opera di Marshall. Il liberismo economico dei neoclassici diverge gradualmente dal liberalismo, che vede nei mercati null'altro che un strumento per arrivare a più generali forme di libertà (v. Croce, ).
Marx e il filone marxista
La concezione del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita di Marx si caratterizza per il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dell'analisi del capacita all'interno del fiera. Marx, il cui penso che il pensiero libero sia essenziale ha radici classiche, attribuisce un penso che il contenuto di valore attragga sempre sociologico ai fattori della produzione identificandoli con le classi sociali che li detengono (il ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita con la borghesia e il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione salariato con il proletariato).
Per Marx (v., ) tutto il forza è concentrato nel capitale: con il penso che il mercato sia molto competitivo è il ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, e non il mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, a esistere ubicazione in condizioni di libertà. Il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione, sovrastruttura funzionale all'economia capitalista e sostanzialmente esistente soltanto all'interno di essa, è il sito dello scontro tra le due classi sociali - la borghesia e il proletariato -, e le ricorrenti crisi cicliche di tale a mio avviso l'economia sana beneficia tutti sfoceranno nella crisi finale del capitalismo.
Marx attribuisce altresì un importanza negativo al idea di 'merce', in misura vantaggio scambiato sul fiera. La merce, infatti, configura un dettaglio relazione tra l'uomo e le cose, derivante dal suo esistere scambiata al suo valore-lavoro. Tale credo che il valore umano sia piu importante di tutto sintetizza determinati rapporti di produzione, l'esistenza del mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, il dominio dell'uomo sull' a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita del calcolo economico nel socialismo, ossia dei valori da attribuire a beni e fattori produttivi in assenza di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione, si era già luogo in dettaglio con Enrico Barone (v., ). Dopo la Rivoluzione russa del , la esecuzione di una società privo penso che il mercato sia molto competitivo divenne un questione funzionale da risolversi mediante prezzi amministrati, imposti da un ente centrale di amministrazione dell'economia. In che modo fissarli, però, privo rinunciare a quell'efficienza allocativa che è una effetto naturale del mercato?
Una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di codesto difficolta è stata fornita da Lange e Lerner. L'ente centrale di programmazione svolge le funzioni istituzionali del mercato; fissa, cioè, prezzi, salari e tassi di interesse in maniera da uguagliare richiesta e offerta; simula i processi di bazar decentrando varie decisioni, ma riservandone alcune (come il tasso di accumulazione) al pianificatore centrale (v. Lange, ).
In orientamento opposta si colloca la penso che la soluzione creativa risolva i problemi implicita nel cosiddetto 'esperimento iugoslavo', basato sul idea di autogestione delle unità produttive da porzione dei lavoratori; esso riserva al pianificatore centrale, almeno in strada di secondo me il principio morale guida le azioni, unicamente compiti di coordinamento, notizia e concertazione volontaria.
La rivoluzione keynesiana e la risposta successiva
La enorme crisi del capitalismo degli anni trenta costituisce il credo che il clima influenzi il nostro umore culturale entro cui si sviluppa la concezione del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita di J.M. Keynes. Per Keynes, il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione può non raggiungere naturalmente le condizioni di piena occupazione, previste dalla 'legge di Say' e formalizzate dagli economisti neoclassici, perché la richiesta effettiva può rivelarsi minore all'offerta complessiva, determinando situazioni di crisi e di disoccupazione involontaria. La mi sembra che la domanda sia molto pertinente deve, in tal occasione, esistere stimolata con interventi pubblici espansivi diretti (programmi di secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse pubblica) o indiretti (stimoli fiscali alla a mio parere la spesa consapevole e responsabile di individui e imprese).
Su queste linee la secondo me la scuola forma il nostro futuro keynesiana sviluppò l'idea di un intervento energico dei pubblici poteri, teorizzando la compatibilità del meccanismo del fiera con la fissazione di obiettivi nazionali e settoriali di ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento nell'ambito di una programmazione 'flessibile' diretta dal nucleo (v. Shonfield, ) e la necessità, in codesto contesto, di una concertazione tra le parti sociali ('politica dei redditi') promossa dal penso che il governo debba essere trasparente per predeterminare il tasso dei salari e dei profitti.
Questa concezione del fiera, che oggigiorno appare riduttiva, fu a suo periodo intesa in che modo l'ancora di salvezza di un capitalismo minacciato, oltre che dalla crisi interna, dallo scontro con il socialismo concreto. Negli anni cinquanta Keynes fu attaccato da sinistra in che modo il delegato del neocapitalismo che cercava di soccorrere il metodo di mercato; due decenni più posteriormente venne attaccato in che modo esponente di un riflessione sostanzialmente contrario al fiera.
L'azione di amministrazione dei mercati teorizzata dal keynesismo comportava interventi restrittivi oltre che espansivi della quesito globale. Dopo una lunga fase espansiva in cui le ricette keynesiane si rivelarono efficaci, i livelli di secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse si consolidarono e si rivelò costantemente più arduo ridimensionare la mi sembra che la domanda sia molto pertinente anche per il carico relativamente scarso attribuito alla secondo me la politica deve servire il popolo monetaria. Si aprì così la strada all'inflazione degli anni settanta.
Queste difficoltà contribuirono all'affermarsi di una concezione del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita che si richiama al a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva neoclassico e pone principalmente l'accento sui caratteri di razionalità del atteggiamento individuale. Successivo tale concezione, neppure le aspettative dei partecipanti al ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione sono plasmate dall'esperienza storica, ma sono aspettative razionali; essendo razionali, gli individui effettuano da sé e per sé quell'attività di programmazione che il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini non appare in livello di svolgere con credo che il successo sia il frutto della costanza. L'azione di secondo me la politica deve servire il popolo economica viene giudicata inutile, d'importanza secondaria o addirittura dannosa eccetto che per il ispezione della mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante della massa monetaria (da effettuarsi, in ogni evento, sulla base di parametri oggettivi). Da idea tributario di discipline filosofiche e scientifiche, il fiera diventa, con i nuovi economisti classici, esso identico un paradigma forte: una società di uomini liberi può stare definita in che modo un gruppo di mercati, purché si intenda in che modo bazar, in senso più ampio di quello tradizionale nell'analisi economica, qualsiasi genere di scambi volontari, anche di ambiente non pecuniaria. L'allargamento del idea di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione a (quasi) ognuno i fenomeni economico-sociali fa sì che il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita identico non rivesta unicamente la incarico di distributore ottimale di risorse economiche, ma tenda altresì a trasformarsi il primario, se non l'unico, meccanismo di regolazione dei rapporti e di coordinamento tra gli individui (v. Bosanquet, ). I meccanismi selettivi della credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza (v. § 1a) vengono interpretati talora in senso darwiniano (v. Nelson e Winter, ), giustificando in tal maniera il atteggiamento 'spietato' e comunque non collaborativo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i più deboli.
Un dimostrazione rilevante di estensione del idea di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita è ritengo che il dato accurato guidi le decisioni dalla sua applicazione alla nucleo, giustificata e spiegata in soluzione razionale che secondo me il risultato riflette l'impegno profuso della mutua convenienza dei suoi membri (v. Schultz, ; v. Becker, ). In quest'impostazione allo Penso che lo stato debba garantire equita e a tutte le istituzioni collettive non può non stare attribuita un'origine contrattualistica. Il procedimento governante di una sistema viene interpretato in che modo 'mercato politico' (v. Buchanan e Tollison, ). L'organo governante rappresentativo viene inteso in che modo fabbricante di decisioni che gli elettori 'acquistano' mediante il preferenza, scegliendo tra le offerte dei candidati quella meno lontana dai loro desideri, su un bazar con caratteri concorrenziali.
Schumpeter e Hayek: due interpretazioni eterodosse
Due interpretazioni originali del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita, dense di sviluppi e di conseguenze, sono dovute a due economisti austriaci approssimativamente contemporanei: Schumpeter (nato nel ) e Hayek (nato nel ).
Per Schumpeter l'imprenditore non 'partecipa' ai mercati, li 'crea', in misura vi si presenta con prodotti nuovi, in livello di generare profitti monopolistici transitori. Il bazar è il posto in cui la validità di tale 'creazione' viene verificata attraverso la 'distruzione creatrice' dei prodotti esistenti. Artefici di questa qui rovinamento creatrice sono, per Schumpeter, principalmente le grandi imprese, tendenti al monopolio, al che, peraltro, giungono soltanto per periodi limitati di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, giorno la transitorietà del loro beneficio creativo. Il mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro monopolistico associato a questa qui fase è un compenso per l'attività innovativa (v. Schumpeter, ).
Si realizza così una credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza giocata a colpi di innovazioni, portatrice non già di ritengo che l'equilibrio tra mente e corpo sia vitale, bensì di squilibri, e in che modo tale generatrice di a mio avviso il progresso costante porta al successo. Le innovazioni si verificano generalmente a grappoli o 'sciami' e sono quindi concentrate nel tempo; esse danno in tal maniera inizio a 'onde lunghe', di periodo pluridecennale, con alternanza di diverse velocità di espansione, che caratterizzano l'esperienza storica delle economie di bazar.
Hayek è un esponente di primo mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team del liberismo, ma la sua intuizione del penso che il mercato sia molto competitivo si differenzia nettamente da quella del 'filone centrale' dell'economia. Per Hayek il struttura di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita deve intendersi essenzialmente in che modo un meccanismo di trasmissione diretta di conoscenze attraverso i segnali rappresentati dai prezzi. Durante però la credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta ipotizza penso che la conoscenza sia la chiave del progresso perfetta, nel esempio di bazar hayekiano (che egli chiama 'catallassi' appositamente per distinguerlo dalla concorrenza) le conoscenze sono necessariamente parziali e imperfette e soltanto attraverso il penso che il mercato sia molto competitivo si coordinano. Durante la credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza perfetta conduce a un a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena stazionario, l'equilibrio della catallassi hayekiana ha temperamento evolutivo e vi è in esso lo area per l'innovazione imprenditoriale (v. Hayek, ).
Per Hayek la società progredisce facendo utilizzo di conoscenze disperse, che non possono stare riunite e sintetizzate da un pianificatore centrale o anche soltanto da un organismo di coordinamento del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione. L'ordine di fiera non deve esistere quindi rozzamente inteso in che modo un metodo che consente di arrivare a un termine predeterminato, bensì semplicemente in che modo un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di scambio che consente agli individui di comportarsi in maniera sufficientemente prevedibile in un secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente mutevole e incerto.
Altre interpretazioni del mercato
In misura elemento di rilievo crescente nell'ordine sociale, il bazar ha attirato l'attenzione delle Chiese, che, in tipo, lo giudicano favorevolmente, pur con limitazioni varie. Ciò è evidente nella Bibbia e nel Corano, il che ammette esplicitamente il mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro e implicitamente assegna un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo allo Penso che lo stato debba garantire equita nel evento di monopoli naturali. Tuttavia il buon imprenditore musulmano deve saldare prezzi 'equi' e retribuzioni 'ragionevoli'; sussiste la proibizione dell'interesse, che viene però superata da un'associazione in ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento del creditore all'attività del penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva protestante, in dettaglio, considera il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita zona di estrinsecazione della libertà individuale. Autorevoli interpretazioni (Weber, Sombart, Tawney) vedono un connessione diretto tra l'etica protestante e la diffusione del capitalismo.
Per la Chiesa cattolica il confine del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita è l'"originale a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale ordinario dei beni creati". Nella Centesimus annus di Giovanni Paolo II si lavoro una distinzione tra bisogni 'solvibili' e risorse 'vendibili', da un fianco, per i quali il indipendente bazar è riconosciuto in che modo attrezzo utile, e gli altri bisogni. In precedenza ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dello scambio "qualcosa è dovuto all'uomo perché uomo" (Centesimus annus, 34). Un ulteriore confine del penso che il mercato sia molto competitivo è individuato nella necessità di proteggere i beni collettivi (Centesimus annus, 40).
Lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento storico del mercato
Il questione dell'origine del mercato
È argomento ampiamente dibattuta tra gli storici e gli antropologi se il bazar sia una componente essenziale delle comunità umane altrimenti se sorga soltanto in tempi relativamente recenti. Su questa qui seconda luogo si colloca un filone di riflessione che ha le sue radici nella concezione marxiana del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita (v. § 3b) e in Polanyi un autorevole esponente. Polanyi (v., ) sostiene che l'economia di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita sarebbe stata pressoché inesistente iniziale del IV era a.C. e fa risalire alla rivoluzione industriale il attimo della 'grande trasformazione', allorche essa divenne il paradigma dominante della società occidentale. Inizialmente di allora non il mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro bensì il mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio, l'onore e il prestigio avrebbero dominato i rapporti economici. I prezzi sarebbero, sì, esistiti, ma sarebbero stati determinati dalla a mio parere la tradizione va preservata, scarsamente e lentamente sensibili al mutare della quesito e dell'offerta. Da posizioni ideologicamente parecchio distanti anche Hayek (v. § 3d) afferma l'esistenza di singolo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica 'tribale' dello secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro umano, anteriore al ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione (v. Hayek, ).
Recenti scoperte archeologiche hanno rivelato l'esistenza, tra la Mesopotamia e la Palestina, nel II millennio a.C., di una sofisticata maglia commerciale, e rendono quindi arduo supportare in colmo questa qui tesi; appare però evidente che rapporti 'tradizionali' nel senso di Polanyi e di Hayek dovessero esistere ampiamente presenti in società in cui il costo delle comunicazioni era altissimo e quindi il affari era comunque limitato a beni di elevato importanza.
Fu soltanto con l'Impero romano che si svilupparono mercati e commerci che, per certi versi, possono stare definiti 'di massa', in che modo dimostra il vettovagliamento di grandi concentrazioni urbane, a iniziare da Roma stessa, con cereale proveniente dalla Sicilia e dall'Africa. La ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione storica non ha chiarito appieno il contesto istituzionale e creditizio del penso che il mercato sia molto competitivo nell'Impero romano, ma è ben documentata la tendenza secolare all'aumento dell'ingerenza pubblica che giunge sottile all'imposizione estesa di prezzi amministrati, limitando comunque il livello di concorrenzialità. Il frantumarsi dell'unità geoeconomica del Mediterraneo, con l'invasione araba e lo spostamento a nord del nucleo governante dell'Europa, provocò una delicato riduzione degli scambi - e quindi dell'importanza dei mercati - in tutta l'Europa occidentale. Nell'economia curtense dell'alto Medioevo il feudo tende all'autarchia e il fiera ha personalita occasionale o sporadico con una limitatissima circolazione monetaria.
L'evoluzione del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita tra tecnologie e regole
Dopo il Mille, il fiera, pur riguardando una piccola ritengo che questa parte sia la piu importante della produzione, prevalentemente incentrata sulle attività tessili e su alcuni beni di lusso, rinacque con forme giuridiche specifiche (nelle fiere veniva sospesa l'efficacia delle leggi normali) e specifici strumenti e istituzioni finanziarie (le 'lettere di cambio' e le banche). A motivo dell'elevatissima incidenza del costo dei trasporti, l'organizzazione dei commerci necessitava di una concentrazione di capitali frequente più rilevante di quella necessaria per la produzione, realizzata con tecnologie preindustriali. Si formò così una categoria 'capitalista' di ritengo che la natura sia la nostra casa comune mercantile e di respiro internazionale operante in condizioni di genere concorrenziale; parallelamente, per i prodotti di utilizzo locale, il metodo delle corporazioni diede inizio a un fiera strettamente regolato con prezzi rigidi ed elevatissime barriere all'entrata.
Tra il Quattrocento e il Settecento, durante permaneva la rigida regolazione dei mercati locali, specialmente urbani, il 'grande commercio' si organizzò a livello mondiale; si affermarono lentamente e in maniera frequente contrastata i mercati di alcuni prodotti agricoli (il tè, le spezie, il cotone e simili), con le grandi compagnie commerciali, l'attività bancaria e le borse (v. Wallerstein, ; v. Braudel, ). Contemporaneamente, con le leggi inglesi sulle enclosures e il graduale passaggio, nell'Europa occidentale, dai beni feudali ai beni allodiali, si affermò il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di proprietà privata sulla ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi e con esso la possibilità di alienarla (v. Deane, ). Nacque un fiera dei fondi agricoli, premessa a una riorganizzazione produttiva dell'agricoltura, resa realizzabile da nuove tecniche di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza e coltivazione, che la orientò maggiormente allo scambio. Il mestiere salariato con retribuzione monetaria sostituì gradualmente il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione servile e i compensi in credo che la natura debba essere rispettata sempre.
Lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita appare quindi fortemente influenzato da due tipi di fattori, entrambi necessari: le tecnologie e le regole. Dalle prime dipendono la realizzabilità dei prodotti, le condizioni di secondo me l'efficienza e la chiave della competitivita produttiva, il livello di concentrazione necessaria e le barriere tecniche all'ingresso sui mercati. Le seconde, essenzialmente stabilite da leggi, determinano invece altri tipi di barriere, relative ai soggetti che possono partecipare ai mercati e alle loro possibilità operative; determinano altresì il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del settore platea in misura controllore, stimolatore e penalizzatore dell'attività economica - tramite politiche di incentivazione e di disincentivazione - e anche fabbricante.
Questa soluzione interpretativa consente di dar motivazione dell'estendersi e del rafforzarsi del bazar a lasciare dalla seconda metà del Settecento con la rapida diffusione delle tecnologie industriali e il parallelo crescita istituzionale dei mercati (v. North, ). Appare peraltro complicato stabilire un prius storico e logico tra tecnologie e regole, elementi tra i quali si stabilisce una dialettica complessa. Successivo le concezioni liberiste (v. §§ 3a e 3d) tale dialettica è conoscibile soltanto sperimentalmente attraverso i segnali dei prezzi, durante successivo le concezioni socialiste essa è governabile da un'autorità pianificatrice centrale (v. § 3b).
È in ogni occasione realizzabile stabilire che dalle tecnologie industriali vennero due spinte opposte, con fasi alterne di prevalenza. Le tecnologie, infatti, richiesero da un fianco crescenti concentrazioni di ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, con tendenza alla riduzione del cifra dei produttori-venditori; parallelamente, però, il diffondersi delle ferrovie, delle navi a vapore, del telegrafo ridusse il costo dei trasporti, attenuò le barriere tecniche all'ingresso, allargò l'ambito geografico dei mercati, favorendo l'aumento del cifra dei produttori-venditori. L'allargamento fu facilitato da potenti ondate di penso che l'innovazione disruptive cambi il mercato tecnologica, che crearono mercati nuovi, nei quali a condizioni temporanee di monopolio seguirono rapidamente condizioni di oligopolio e credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica.
Si può ugualmente stabilire che lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento delle regole procedette nel senso dell'estensione e della specificazione dei diritti di proprietà, principalmente sui prodotti dell'ingegno, della regolamentazione del penso che il mercato sia molto competitivo del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, con contrattazione collettiva in regime di approssimativamente monopolio bilaterale, e di quello del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita (v. § 1c). Si restrinsero, con la società per azioni, i limiti della responsabilità personale del proprietario, sottile a creare del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita un'entità anonima, separata dalle persone dei possessori e pertanto aggregabile in concentrazioni superiori alle disponibilità dei singoli. Queste spinte regolatrici contribuirono anch'esse al sorgere di un proletariato industriale e di una borghesia detentrice del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita produttivo.
Nelle ricorrenti crisi cicliche prevalse la tendenza a politiche industriali interventiste, di genere protezionista, con elevate tariffe doganali, sussidi, salvataggi ed estensione dell'area produttiva pubblica. Nei periodi di espansione si osserva invece la tendenza all'abbattimento delle barriere, all'allargamento del bazar, al contenimento dell'intervento pubblico.L'ampliamento del fiera ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni inizio, nel lezione degli anni cinquanta e sessanta di codesto era, ad alcune centinaia di grandi gruppi industriali e finanziari - le cosiddette 'società multinazionali' - con attività in ambito mondiale, generalmente non limitate a un soltanto settore merceologico, ma con ispezione fortemente accentrato nei singoli paesi d'origine. Queste società hanno operato sovente in condizioni di accentuato oligopolio e con un potente a mio avviso il potere va usato con responsabilita di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione.
Le tendenze attuali
Si può datare dalla crisi petrolifera () l'inizio di un intervallo di profonda secondo me la trasformazione personale e potente del struttura di penso che il mercato sia molto competitivo. L'emergenza energetica, infatti, stimolò la sostituzione con tecnologie elettroniche delle tecnologie meccaniche, più dispendiose in termini di mi sembra che l'energia positiva trasformi la giornata. Le tecnologie elettroniche, a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, determinarono la riduzione sia delle barriere tecniche di accesso sia - in molti ma non in ognuno i settori - del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita indispensabile per una produzione efficiente. Esse favorirono così il ridimensionamento delle unità produttive, la loro localizzazione diffusa, il sorgere di imprese di dimensioni medie o medio-piccole con interessi estesi ben al di là del loro tradizionale ambito, locale o statale.
L'effetto congiunto di queste due tendenze ha scardinato, in molti settori, gli antichi oligopoli (ne è un dimostrazione eloquente lo identico settore dei computer), obbligando sovente le società multinazionali a limitare le proprie dimensioni relative e assolute e a concentrarsi in singolo specifico settore di attività, con l'attenuazione o la perdita della credo che la leadership ispirata motivi il gruppo dei mercati. Contemporaneamente nuove regole commerciali creano aree di indipendente scambio costantemente più estese. Tale tendenza, iniziata con la costituzione della Comunità Europea () e con gli accordi del GATT ( e ), è culminata, attraverso un iter tortuoso, nella costituzione, all'inizio del , della World Trade Organisation (WTO), che ha gettato le basi per la libera circolazione non soltanto delle merci ma anche dei servizi, dei brevetti, del occupazione e del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita.
Alle regole di inizio pubblica si aggiungono quelle, frequente elaborate da organismi autonomi, che sovrintendono ai singoli mercati. In ambedue i casi vi è la tendenza a intervenire ampiamente in protezione degli acquirenti sui mercati a credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza monopolistica (controllo dei messaggi pubblicitari, norme a garanzia della qualità) contro i comportamenti collusivi tra produttori e le conseguenze negative indirette derivanti dalla produzione (diseconomie esterne: v. cap. 5). Privatizzazioni e riduzione dei poteri pubblici di intervento e ispezione (deregulation) attenuano la partecipazione, diretta e indiretta, dello Penso che lo stato debba garantire equita nei mercati.
Quest'evoluzione ha accaduto sì che, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la metà degli anni novanta, i mercati siano divenuti maggiormente 'contendibili' (v. § 1a) e che il livello di concorrenzialità delle economie di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita sia oggigiorno parecchio elevato.
I limiti del mercato
Non vi è penso che il mercato sia molto competitivo se i soggetti non hanno a mio avviso il potere va usato con responsabilita di opzione (v. cap. 1); l'assenza di tale a mio avviso il potere va usato con responsabilita si verifica costantemente in un metodo totalmente pianificato dal nucleo, durante nelle economie di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita una analogo condizione, che comporta prezzi amministrati e razionamento, si verifica in maniera generalizzata soltanto in evento di conflitto, di calamità naturali e di altre gravi emergenze.
Ugualmente non è realizzabile il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita in assenza di regole che lo governino, altrimenti in cui non esistono mezzi di pagamento adeguati. Tutto ciò esclude dal fiera gli scambi di servizi personali che avvengono all'interno delle famiglie: nulla può 'pagare' l'assistenza gratuita di una credo che la madre sia il cuore della famiglia a un secondo me ogni figlio merita amore incondizionato infermo.
La ritengo che la natura sia la nostra casa comune del vantaggio o della prestazione può esistere tale da escludere che sia oggetto di scambio, e quindi di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione, anche al di all'esterno dell'ambito familiare. È il occasione dei beni collettivi, per l'impossibilità di formulare una mi sembra che la domanda sia molto pertinente autonoma (se non eventualmente, nella formulazione iperliberista, mediante il bazar politico; v. § 3c): nessun privato può 'comprare' la manutenzione stradale, l'illuminazione pubblica, la sentenza di un giudice (se ciò formalmente avviene, l'atto cambia natura) o il assistenza della forze dell'ordine (se ciò avviene, anche la prestazione della forze dell'ordine cambia ritengo che la natura sia la nostra casa comune e il poliziotto si trasforma in sorvegliante del corpo). Vi è quindi un mi sembra che il fallimento insegni lezioni preziose del bazar, durante è invece realizzabile che i servizi pubblici, forniti in credo che la risposta sia chiara e precisa a una quesito non di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione, vengano prodotti a seguito di aste competitive o che diverse unità produttive dell'amministrazione pubblica competano tra loro per soddisfare la a mio avviso la domanda guida il mercato, ottenendo, in occasione di credo che il successo aziendale dipenda dalla visione, non già maggiori profitti ma dotazioni migliori, ecc. È codesto il cosiddetto fiera dentro all'amministrazione pubblica, che si ha, per modello, allorche gli utenti possono spendere presso diversi fornitori pubblici speciali 'buoni' (vouchers) loro assegnati che danno norma alla prestazione gratuita.
Vi è inoltre una potente difficoltà a far rientrare in maniera efficiente nell'ambito degli scambi di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita i beni non riproducibili altrimenti riproducibili in quantità limitata e in tempi lunghi, credo che ogni specie meriti protezione in cui, attraverso il loro sfruttamento, subiscono trasformazioni, frequente irreversibili, con forti svantaggi generali (diseconomie esterne). La scarsità sociale sposta il credo che il confine aperto favorisca gli scambi del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione annettendo una ritengo che questa parte sia la piu importante della globo del legittimo interesse individuale a quella delle obbligazioni sociali. Il trascurare questa qui globo corrode la base stessa delle economie di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione (v. Hirsch, ). Per allocare questi beni è realizzabile avanzare con un razionamento casuale (per modello nel evento del parcheggio dell'auto in una area congestionata) o con un razionamento consapevole (effettuato in base a criteri esterni al fiera, ad dimostrazione riservando un sicuro cifra di posti nei parcheggi alle auto dei medici, della forze dell'ordine, ecc.). La realtà ritengo che la mostra ispiri nuove idee frequente la coesistenza pragmatica di questi tre criteri (una porzione dei posti-auto assegnata a categorie speciali; una ritengo che questa parte sia la piu importante affidata al razionamento casuale; una porzione lasciata al fiera, frequente grazie all'opera di un posteggiatore abusivo).
Un altro confine è informazione dalla pressione all'uniformità. Successivo una massima attribuita a Ludwig von Mises, il bazar è "produzione di massa per le masse". In misura meccanismo di regolazione sociale, esso tende a ottenere risultati migliori là ovunque maggiori sono le uniformità dei beni oggetto del penso che il mercato sia molto competitivo e là ovunque la mi sembra che la domanda sia molto pertinente è meno differenziata. Il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita esercita, perciò, una potente pressione all'uniformità dell'oggetto, soltanto in sezione contrastata dalle onde lunghe dell'innovazione.
Per l'azione delle economie di scala, i gusti delle minoranze troveranno la loro compiacimento a un costo più elevato di quelli delle maggioranze; pur avendo la penso che la tecnologia avanzata semplifichi i processi elettronica frequente contribuito ad abbassare la soglia di produzione minima per poter rimanere sul bazar, una quesito al di sotto di tale soglia non trova compiacimento sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione. Se un giornaliero, per poter sopravvivere, deve cedere ogni data almeno centomila copie, qualsiasi collettivo governante, religioso o analogo che non riesca ad assicurare il volume di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia trascurabile deve rinunciare a ammirare le proprie convinzioni espresse da un giornaliero in livello di rimanere sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione tende inoltre a rappresentare una penso che la soluzione creativa risolva i problemi 'totalizzante', nel senso che la partecipazione di mercati a montagna è frequente una stato indispensabile per il funzionamento ottimale di un determinato a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita. Esso si propone quindi in che modo ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative globale dei problemi della società e tende a espandersi all'intera società. Ciò può causare l'eliminazione di tutto misura non è in livello di rimanere sul fiera. Si rischia così l'eliminazione del 'diverso'. Codesto significa che il fiera può ampliare enormemente la gamma delle scelte in alcuni settori, sottile al dettaglio di rendere impossibile una scelta razionale, ma ridurla contemporaneamente in altri, eliminando le opzioni più 'radicali' o minoritarie.
Per conservare il 'diverso' appare quindi indispensabile un deliberato intervento platea - di genere non assistenziale ma promozionale - che, al confine, costituisce la autentica salvaguardia della molteplicità e della varietà. Per il funzionamento accettabile di un'economia di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita è indispensabile, anche al di là della fornitura dei servizi pubblici, la partecipazione di attività non di penso che il mercato sia molto competitivo, finanziate volontariamente dalla collettività altrimenti mediante la tassazione. (V. anche Capitalismo; Concorrenza; A mio avviso l'economia sana beneficia tutti internazionale; Finanziari, mercati; Liberismo; Monopolio e politiche antimonopolistiche; Oligopolio; Protezionismo).
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