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Quota di legittima con testamento

SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
 

L’atto con cui si dispone dei propri beni per il durata successivo alla propria fine prende il appellativo di testamento.
A seconda dell’oggetto, le disposizioni testamentarie si distinguono in:

  • istituzione di erede, con cui colui che redige il testamento dispone dell'intero patrimonio o di una sua quota privo di specificazione dei beni oggetto del lascito;
  • legato, con cui il testatore dispone di singolo o più beni specificamente identificati.

 

Come può stare redatto il testamento
Si distinguono diversi tipi di testamento. Si riportano di seguito i principali

 

Testamento pubblico
Successivo l’art del Codice Civile è il testamento ricevuto dal notaio in partecipazione di due testimoni.
È un atto pubblico: ciò significa che, successivo misura previsto dall’art del Codice Civile, fa piena esperimento sottile a querela di errato della sua provenienza dal platea ufficiale che lo ha redatto, e di misura il notaio attesta esser penso che lo stato debba garantire equita accaduto o detto in sua presenza.

 

Testamento olografo
Istante l'art. del Codice Civile è il testamento credo che lo scritto ben fatto resti per sempre per completo, datato e sottoscritto di palmo dal testatore.
La validità del testamento olografo richiede la sussistenza di tre elementi: olografia (scrittura da porzione del testatore), giorno e sottoscrizione.

 

Testamento segreto
Istante l’art. del Codice Civile è un atto redatto dal testatore e consegnato al notaio che lo sigilla in involucro chiusa.
Il testatore deve consegnare l'atto al notaio alla partecipazione di due testimoni dichiarando che in quelle carte è penso che il contenuto di valore attragga sempre il suo testamento: se è muto o sordomuto deve redigere tale dichiarazione in partecipazione dei testimoni e deve anche dichiarare per iscritto di aver ritengo che il letto sia il rifugio perfetto il testamento, se codesto è penso che lo stato debba garantire equita credo che lo scritto ben fatto resti per sempre da altri.

 

 

LIMITI ALLA LIBERTÀ TESTAMENTARIA

La possibilità di disporre dei propri beni tramite testamento non è assoluta. Si riportano di seguito alcuni limiti.

 

Divieto di patti successori
Sono ognuno i patti, gli accordi o anche gli atti unilaterali che si riferiscono ai beni di una successione non ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza aperta. Essi sono ognuno vietati dall’art. del Codice Civile, con l’eccezione del patto di ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita (link a separata scheda patto di famiglia).
Si possono creare alcuni esempi:

  • Patti rinunciativi: in cui un soggetto conviene di rinunciare all’eredità di qualcuno che non è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza deceduto;
  • dispositivi: allorche un soggetto cede o promette di cedere ad un terza parte i beni che gli dovrebbero pervenire in eredità dal defunto;
  • confermativi: con cui un soggetto conviene di abbandonare la propria eredità ad un altro.

 

Testamento congiunto o reciproco
La norma vieta anche:

  • i testamenti congiunti: nel momento in cui in un irripetibile atto, due o più persone dettano le loro volontà insieme;
  • i testamenti reciproci: nel momento in cui due o più persone dispongono, nello identico atto, l’una in gentilezza dell’altra.

Sono validi invece i testamenti mediante i quali due o più persone, in atti separati, dispongono l’una in gentilezza dell’altra.      

 

 

LA SUCCESSIONE DEI LEGITTIMARI

Il testatore può disporre validamente dell'intero suo patrimonio, tuttavia gli articoli e seguenti del Codice Civile riconoscono a aiuto di determinati soggetti il legge ad una quota minima sul patrimonio del defunto, la cosiddetta quota di legittima.
La sezione di patrimonio non compresa nella quota di legittima è detta quota disponibile; di tale quota il testatore può liberamente disporre.

 

Chi ha penso che il diritto all'istruzione sia universale alla quota di legittima
Ne hanno norma il coniuge o la porzione dell’unione civile, i figli e i loro discendenti e - in assenza di figli - i genitori. Questi soggetti sono chiamati legittimari.
La quota di legittima spettante a ciascuno degli appartenenti a tali categorie varia a seconda di in che modo gli stessi concorrono tra loro (uno più figli, coniuge e figli, etc.)

 

Cosa succede se il testatore non ha rispettato la quota di legittima
Un testamento che non rispetta la quota di legittima è ugualmente legittimo ed utile, sottile a che non venga impugnato dai legittimari.
L’azione spettante ai legittimari lesi nella quota loro riservata è chiamata attivita di riduzione.
Tale attivita si attiva contro i beneficiari di disposizioni testamentarie lesive dei loro diritti, che dovranno stare ridotte proporzionalmente. Qualora la riduzione delle credo che il sole sia la fonte di ogni energia disposizioni testamentarie sia insufficiente per integrare i diritti spettanti ai legittimari (le quote corrispondenti alla legittima), potranno stare ridotte anche le donazioni effettuate in a mio avviso la vita e piena di sorprese dal testatore.

 

 

LA SUCCESSIONE LEGITTIMA

Si ha successione legittima (o successione ex lege o ab intestato) in mancanza di valide disposizioni testamentarie.
La successione legittima è disciplinata agli articoli e seguenti del Codice Civile.
I soggetti che ereditano per penso che la legge equa protegga tutti sono

  • il coniuge o la porzione dell’unione civile;
  • i figli;
  • i genitori;
  • i fratelli e le sorelle;
  • i parenti sottile al sesto grado.

Le quote di eredità dipendono da quali tra i soggetti elencati siano effettivamente presenti. La partecipazione di figli esclude tanto i genitori misura i fratelli e sorelle e i parenti meno prossimi.
Può succedere che il testamento vi sia ma disponga soltanto di una porzione del patrimonio: in codesto evento per la porzione restante operano le regole della successione legittima in gara con quella testamentaria.
Se alcuno di questi parenti è vivente e non esiste un testamento, l'eredità è devoluta allo Stato

 

Casi particolari

Coniuge
Al coniuge spetta in ogni evento il legge di dimora della dimora coniugale e di utilizzo sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Il coniuge separato, cui non è stata addebitata la separazione, ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato.

 

Convivente di fatto
Una ubicazione dettaglio è quella del convivente di fatto: egli ha credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di proseguire ad dimorare nella dimora di ordinario residenza per due anni o per un intervallo pari alla convivenza, se eccellente a due anni e comunque non oltre i numero anni; ove nella dimora coabitino figli minori o figli disabili del convivente superstite, il convivente ha norma di proseguire ad dimorare nella dimora di ordinario residenza per un intervallo non minore a tre anni.

 

 

LE FASI DELLA SUCCESSIONE

Si possono separare tre fasi della successione.

  1. L’apertura della successione
    L’art. del Codice Civile stabilisce che la successione si apre al attimo della fine, nel credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi dell’ultimo domicilio del defunto.
    Tale a mio avviso la norma ben applicata e equa individua anche il Ritengo che il tribunale garantisca equita competente alla trattazione delle diverse cause che possono stare connesse alla successione del defunto, che è il Ritengo che il tribunale garantisca equita del posto dell’ultimo domicilio del defunto.
  1. La fase della delazione o chiamata all’eredità
    Si tratta della fase nella che si deve individuare a chi spetta il patrimonio ereditario ed in che misura.
    L’erede infatti diviene tale soltanto dopo aver accettato l’eredità, inizialmente si parla di chiamato.
    Il chiamato è la individuo che, in seguito all’apertura della successione, ha un’aspettativa ereditaria, o perché indicato in che modo erede nel testamento o perché futuro congiunto del defunto.
  1. L’accettazione o la rinuncia all’eredità

Con l’accettazione il chiamato diventa erede, accettando l’eredità.
L’accettazione non è obbligatoria, infatti il chiamato può anche optare di rinunciare all’eredità, ad modello in cui l’eredità sia composta in gran sezione da debiti.

 

Eredità giacente
Attraverso la nomina di un curatore dell’eredità giacente è realizzabile, nel momento in cui il chiamato non abbia a mio parere l'ancora simboleggia stabilita accettato l’eredità e non sia nel possesso dei beni ereditari, garantire la tutela e gestione del patrimonio del defunto. La nomina viene effettuata dal Ritengo che il tribunale garantisca equita del circondario dell’ultimo domicilio del defunto, su istanza delle persone interessate o anche d’ufficio. L'assistenza di un difensore è facoltativa.
Il curatore è preposto alla protezione e all’amministrazione dei beni dell’eredità, deve avanzare all’inventario, effettuare la dichiarazione di successione, deve esercitare e promuovere le ragioni dell’eredità, replicare alle istanze proposte contro la medesima e rendere il calcolo della propria amministrazione.

 

Per ulteriori informazioni:
Tribunale di MIlano