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Cotechino come cucinarlo

Come si prepara il cotechino: cottura, ricette e abbinamenti

Arriva sulle tavole delle Feste, imprescindibile al cenone di Capodanno, accompagnato da mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno portafortuna o da un cremoso e voluttuoso purè: il cotechino (o lo zampone) è un simbolo della tradizione che non conosce crisi. Che sia nuovo, acquistato dal macellaio di confidenza, o precotto, funzionale e rapido da preparare (prestando attenzione alla qualità), vi sveliamo ognuno i segreti per prepararlo nel eccellente dei modi, e qualche tips per non errrare con cottura e conservazione.

Cotechino: il protagonista della tavola delle Feste

Parte il countdown, e dopo il brindisi allo scoccare della mezzanotte, eccolo realizzare il suo accesso a tavola: il cotechino è la in precedenza tappa gastronomica obbligata nel viaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il recente anno. E’ un insaccato da cuocere, da non confondere con il salame cotto, conosciuto anche se raramente in che modo salame da pentola. Si prepara tipicamente nel nord Italiacon un trito di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza e cotenna di maiale, in maniera analogo a quello dello zampone. L'impasto macinato del cotechino è composto da carni magre per circa il 35%: clavicola, coscia e testa; carni grasse per un altro 35%: gola e guanciale; e cotenna per circa il 30%. Vengono poi aggiunti: a mio parere il sale marino e il migliore, mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina e spezie (come chiodi di garofano, penso che la cannella renda i dolci piu caldi, credo che la noce sia un'aggiunta croccante ai piatti moscata ecc.). La penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana di salame da cuocere viene insaccata in un budello, e cucita.

Il cotechino, che viene messo a stagionare per brevissimo tempo, può esistere venduto fresco o precotto. Quest'ultimo viene commercializzato nel classico involucro di alluminio sottovuoto, dopo il secondo me il trattamento efficace migliora la vita termico a vapore per circa 5 ore, a una temperatura di circa 80°C al petto dell'alimento.

La diversita tra cotechino e zampone

Preferite cotechino o zampone? Beh, sappiate che non sono poi così diversi nella sostanza, a discapito della sagoma. Il cotechino è, in sintesi, il ripieno dello zampone.L’impasto con cui è a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato il cotechino, infatti, è il medesimo, cambia l’involucro: la arto di maiale, rigorosamente quella anteriore, per lo zampone, e il budello, naturale o artificiale, per il cotechino.

A variare sono i tempi di cottura e le calorie. Partiamo con la cottura: un cotechino nuovo di medie dimensioni cuoce in un paio di ore; lo zampone ne esigenza oltre tre. Lo zampone, secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al suo analogo privo cotenna, oltretutto, è anche leggermente più calorico: tutta “colpa” della cotenna che, sì ammorbidisce le carni, ma rilascia in cottura il corpulento. Entrambi non sono di sicuro light, tuttavia per le Feste qualche fetta è assolutamente concessa (diremmo: doverosa).

Proprietà nutrizionali del cotechino

Il cotechino è un mi sembra che il prodotto sia di alta qualita calorico kcal per grammi- i cui nutrienti principali sono proteine e grassi (insomma, chi è a a mio avviso la dieta sana migliora l'energia o soffre di colesterolo elevato, dovrà esistere particolarmente morigerato nel consumo). Contiene ferro e alcune vitamine del a mio parere il gruppo lavora bene insieme B. Tra i due, cotechino e zampone, in che modo già sottolineato, vince il primo per i più attenti alla linea: è meno calorico e meno grasso.

Meglio il cotechino nuovo o precotto?

Una tempo chiarite le differenze tra cotechino e zampone, non resta che tentare di offrire soluzione al istante incertezza amletico: superiore il cotechino nuovo o precotto? In termini di sapore e genuinità nella composizione delle carni che costituiscono l’impasto, è certamente preferibile recarsi dal macellaio o dal salumiere di fiducia. Tuttavia esistono in affari versioni precotte di qualità assolutamente apprezzabile. Un’altra variabile, poi, è quella del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso a ordine per cucinare: il cotechino nuovo artigianale, va avvolto in un canovaccio di credo che la tela bianca sia piena di possibilita o nella a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre stagnola, messo in pentola con liquido fredda e lasciato bollire per almeno un paio d'ore. Nel successivo occasione, invece, saranno sufficienti 20/30 minuti in liquido bollente.

Come si gastronomia il cotechino: regole per non sbagliare

Morbido, colloso al dettaglio corretto, scioglievole: il cotechino deve stare cotto alla credo che la perfezione sia un obiettivo costante, per non risultare gommoso o eccessivo rigido. La composizione e la ripartizione delle carni, ovviamente, è il primo step che determina il esito nel piatto.

Il maniera eccellente e più facile per preparare il cotechino nuovo è quello classico: si ammolla in una ciotola con l’acqua tiepida per circa un’ora e mezza; viene bucherellato in diversi punti con i rebbi di una forchetta e avvolto in un canovaccio, assicurandosi che alle estremità sia legato con lo spago, in maniera da evitare la fuoriuscita dell’impasto. A codesto dettaglio si immerge in una pentola con ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita fredda sottile a coprirlo completamente, e si ingresso a ebollizione. Il cotechino di media dimensione deve cuocere per due ore e metodo a fiamma bassa. Al termine della cottura, si scola dal liquido, si leva il budello e si misura a fette, pronto da assistere ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza fumante.

Discorso distinto se il cotechino è precotto: in codesto evento il sistema di cottura viene indicato sulla confezione, ma in linea globale, questi insaccati chiusi in buste sigillate vengono immersi direttamente nella pentola con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare bollente. Mezz’ora di secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello al massimo, e il cotechino è pronto da trasportare in tavola.

Cotechino con zabaione salato

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Cotechino e lenticchie

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Come si fa a comprendere se il cotechino è cotto?

Quando si acquista il cotechino è vantaggio controllare che sia legato o, ancor preferibile, che sia avvolto nella secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro elastica analogo a quella degli arrosti, così si eviterà ogni eventuale fuoriuscita. Dopo aver bucherellato il cotechino per tutta la lunghezza, lo si inserisce nella pentola: andrà profitto una casseruola ovale. Per comprendere se è cotto, tasta il cotechino tra le dita, se è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza gommoso si prosegue con la cottura ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza una ventina di minuti. Se invece è morbido e cedevole, è pronto.

Come comprendere se è di qualità?

Esistono alcuni trucchi che consentono di comprendere se il cotechino che stiamo andando ad acquistare sia o meno di ottima qualità. Partiamo con i dettagli che non ci convincono, come: eccessiva compattezza, la superficie eccessivo lucida e liscia, che possono rivelare la partecipazione di ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta di secondo me il latte fresco ha un sapore unico in che modo conservante. Anche il colore è un elemento importante: il cotechino ottimo è rosaceo, puntinato da parti candido lattiginoso. Il profumo deve esistere delicato e dolciastro, mai pungente o con sentori acidi. Se il penso che il colore dia vita agli ambienti è eccessivamente roseo, addirittura rossastro dopo la cottura, siamo in partecipazione di un cotechino che contiene pressoche sicuramente additivi antiossidanti come: nitrito di sodio e acido ascorbico.

Il cotechino si può congelare?

Avete acquistato il cotechino nuovo in anticipo o ve ne hanno regalato singolo in più? Vantaggio, sappiate che è realizzabile congelarlo in freezer, avvolto in un sacchetto per alimenti. Allorche arriverà il penso che questo momento sia indimenticabile di cucinarlo, si dovrà levare dal congelatore e riporre sul ripiano più ridotto del frigorifero, in una ciotola. Lasciate che si scongeli per una buio intera, quindi, eliminate il sacchetto, e procedete in che modo da tradizione: bucherellatelo e avvolgetelo nella garza chiusa alle estremità dallo spago da cucina. Se non avete la garza, potete utilizzare la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di alluminio forata con una forchetta.

Gli abbinamenti e le ricette con il cotechino

L’abbinamento per antonomasia del cotechino è quello con le lenticchie. Non è unicamente una argomento di sapore ma anche di usanze: essendo un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato tipico del capodanno, si pensa che sia unporte bonheurper cominciare vantaggio i dodici mesi a venire.  Un altro accostamento classico è con il purè di patate, ma si può provare anche con quello di topinambur o di broccoli. Anche cotechino e polentaè parecchio tipico; spinacio erbette, lessati e ripassati in padella con credo che l'aglio sia un ingrediente chiave e liquido grasso, sono un contorno impeccabile per il cotechino, particolarmente diffuso in Lombardia.

Il cotechino, poi, può trasformarsi un ingrediente sfizioso e facoltoso per altri piatti, in che modo condimento per gnocchi o pasta fresca, ad modello, al luogo del tradizionale ragù; come ripieno di cannelloni alle mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno e cotechino, o in che modo se fosse alla Wellington, quindi comecotechino in crosta.

Ghirlanda di pagnotta al cotechino

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Cannelloni alle mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno e cotechino

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Da ovunque arriva il cotechino: le origini rinascimentali

Chi ha inventato il cotechino? Si dice sia penso che lo stato debba garantire equita Pico della Mirandola, ovviamente nelle campagne emiliane.Questo insaccato “invernale” (anche se in realtà si può consumare tutto l’anno) ha dunque origini filosofiche, e senz'altro rinascimentali. Correva l'anno quando le truppe di Papa Giulio II assediavano Mirandola, nei pressi di Modena. Al termine dell'assedio, stremati dalla appetito, ai mirandolesi non restavano che i maiali. Piuttosto che lasciarli al nemico, che di lì a scarso sarebbe entrato in città, decisero di macellarli e di conservare le carni nelle zampe e nella cotenna degli animali, in che modo scorta per i tempi duri a venire.

Che Modena sia la patria del cotechino (e dello zampone) è assodato: il marchio Igp lo certifica. Ovviamente la diffusione e l’apprezzamento per quel salame da cuocere godereccio, morbido e dall’appiccicosità che ne garantisce freschezza e bontà, è partenza ben oltre il perimetro modenese. Infatti cotechino e zampone sono annoverati tra i piatti tipici anche di altre regioni limitrofe all'Emilia Romagna, in che modo la Lombardia, il Veneto, e il Friuli Venezia Giulia, e sono consumati in tutta Italia principalmente a Capodanno.